di Natalina Bucca
Villanterio 2 febbraio 2013
Che grande tribolazione
hai affrontato
mi hai sognato
conosciuto
lasciato che io sparissi.
Non sei andata lontano
nel tuo viaggio
non hai visto ameni
paesaggi
eri vestita di bianco
splendevi.
Innocente fanciulla impaurita
atterrita
impavida creatura
camminavi nei meandri della mente
del cuore
sfoggiando la tua forza
ad ogni passo
scoprivi te stessa.
Veli morivano
come stelle cadenti
petali di rose
le tue lacrime
come valkiria
combattevi infuriata.
Ahimè non eri capita.
Nel tuo infinito
viaggio
mai hai perso l’amore
l’entusiasmo di vivere
di riscattarti.
Era un viaggio
che dovevo fare
sola con me
senza di te!
tratto dalla raccolta Vibrazioni
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